David, Svizzera 2019

Quando sono partito il 7 settembre ho saputo che la Sardegna era la terra del buon cibo: il cannonau, il pane carasau, le pecore e quelle strane canzoni che poi ho scoperto si chiamavano canti a tenore. Pecore non le ho viste, ma in compenso sono stata travolta da una tempesta di altre cose. Posso definirla la mia vacanza più bella da tanti anni, senza nulla togliere alle altre, ma l'ho vissuta diversamente. Ecco alcuni ricordi sparsi delle persone che ho incontrato:
Chiara Vigo, donna dal cuore di sacerdotessa, è unica nel lavorare il Bisso di Mare, un tessuto così nobile e prezioso da non poter essere né venduto né acquistato. Un'insegnante come lei stessa si definisce, perché il suo scopo è trasmettere un sapere che influenza la sua famiglia da 28 generazioni.
Raimondo Usai, un genio che costruisce strumenti antichi, ne crea di nuovi, con la modestia di un frate, che coltiva il suo giardino, distilla liquori dalle piante che va a cercare, fabbrica occhiali con corna, lavora l'acciaio per fabbricare lanciatori, inventa strumenti come la banzucca, strumento a corda dal suono cristallino, che con un filo d'acciaio e un maiale rende la vescica uno strumento a percussione.
Pinuccio Sciola, un uomo che ha saputo scoprire ed estrarre il suono delle pietre, dei calcari e dei basalti, creando sculture che donano.
Paolo Casarin, sardo appassionato della sua terra, nostro viaggiatore nell'aldilà della Sardegna, oltre la costa Smeralda e le produzioni artigianali di massa, fino alle miniere del Sulcis, nell'atavica tradizione dei Mamutono, tra i resti di un enorme macigno romano sito, tra i pastori di Orgosale, nella cripta di una chiesa ormai ortodossa, tra le mura di una perenson addormentata.Tutto questo tour è stato realizzato per poche persone, un piccolo gruppo, dove è stato realizzato un viaggio tattile in cui si poteva toccare tutto, scelti in modo speciale per poter visitare mete non esclusivamente visive, nonostante il fascino dei loro paesaggi non era escluso.
Per tutto questo devo ringraziare mia moglie, che ha trovato questo viaggio per il mio compleanno, ma subito dopo Paolo Casarin e Planet Responsible Travel o, nel mio caso, viaggi accessibili, che in questo ambito ha una notevole esperienza, almeno a giudicare da cosa ci hanno offerto negli otto giorni in terra sarda. Per ora lavoro e non posso intraprendere tutti i viaggi che propongono, ma penso che non avrei difficoltà ad affidarmi a Destinazioni Accessibili per esplorare il Perù o il Messico, o più semplicemente la Provenza, oppure inventare una destinazione, trovare qualche amico e chiedergli di farlo. aiutami ad organizzare un viaggio accessibile. Non posso che concludere con un augurio: Buon Viaggio!